Il 2024 è un anno di grande rilevanza per la Guardia di Finanza (GdF), che celebra due importanti anniversari: i 250 anni dalla fondazione del Corpo e i 70 anni del Servizio Aereo. Questi traguardi rappresentano non solo una testimonianza della lunga tradizione della GdF, ma anche un simbolo dell’innovazione e dell’evoluzione tecnologica che caratterizzano questa forza di polizia italiana.

Le origini del Servizio Aereo

Il viaggio del Servizio Aereo della Guardia di Finanza inizia negli anni ’50, quando i primi osservatori del Corpo salirono a bordo di velivoli Beech C-45 dell’Aeronautica Militare. Da questi esordi, la GdF ha intrapreso un percorso di autonomia operativa, acquisendo una flotta dedicata che comprendeva 48 elicotteri AB47, seguiti negli anni ’70 da 73 elicotteri NH-500, alcuni dei quali ancora in servizio.

Con il passare degli anni, il Servizio Aereo ha continuato a modernizzarsi. Nel 1984, l’arrivo degli elicotteri A109-AII ha segnato una svolta, permettendo missioni notturne. Negli anni ’90, l’introduzione di 22 elicotteri AB-412 e di velivoli ad ala fissa come i Piaggio P.166 DL3, gli ATR 42 MP e i Piaggio P.180 ha ulteriormente rafforzato le capacità operative.

Il Comando Operativo Aeronavale, il cuore strategico del servizio aereo

Un elemento chiave del successo del Servizio Aereo è il Comando Operativo Aeronavale (COAN), situato a Pratica di Mare, nei pressi di Roma. Il COAN coordina le risorse aeronavali della Guardia di Finanza, svolgendo un ruolo cruciale nel contrasto ai traffici illeciti in alto mare. Sotto la guida del generale Minuto, il COAN utilizza una combinazione di sensori elettro-ottici, iperspettrali e termici, oltre a sistemi di comunicazione satellitare all’avanguardia, per garantire interventi rapidi ed efficaci.

Le unità operative del COAN comprendono elicotteri come gli AW139, pattugliatori navali offshore e gli aerei del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima, che operano in sinergia con i Gruppi Aeronavali di Taranto, Cagliari e Messina. Queste risorse partecipano attivamente a missioni nazionali e internazionali, come le operazioni Frontex, per contrastare fenomeni come il traffico di stupefacenti, idrocarburi, tabacco e l’immigrazione clandestina.

Innovazioni tecnologiche: la nuova era del Servizio Aereo

Negli ultimi anni, la Guardia di Finanza ha investito significativamente in tecnologie avanzate e nuovi mezzi per mantenere un livello di eccellenza operativa. Tra le acquisizioni recenti, spiccano gli elicotteri AW139, AW169 e ATR72, oltre ai più moderni PH-139D, UH-169A e AW169M FOC, quest’ultimo caratterizzato da un carrello a pattino che ne migliora la versatilità.

Un ruolo centrale nell’addestramento e nella preparazione degli equipaggi è svolto dal **Centro di Simulazione di Pratica di Mare**, un’infrastruttura che riproduce scenari realistici per l’utilizzo di mezzi come ATR 72, AW139 e AW169. Tra le sue innovazioni vi sono cabine simulate per l’addestramento al verricello e persino un ponte di nave virtuale.

Sistemi di bordo di ultima generazione

La tecnologia è il pilastro delle operazioni del Servizio Aereo. Gli elicotteri AW169M, per esempio, sono dotati della piattaforma di missione ATOS RW, che integra sensori di ultima generazione come:

  • Radar Selex Gabbiano TS-20N;
  • Torretta LEOSS con telecamere diurne e infrarossi;
  • Faro Trakkabeam A800;
  • Sistema di videolink D-ATKS HD per trasmissioni in tempo reale;
  • IMSI Catcher per l’individuazione di numeri telefonici;
  • Sistema ITRES per la mappatura del terreno.

Anche gli ATR 72MP, aggiornati alla configurazione P-72B, rappresentano un asset strategico, grazie alla loro capacità di esplorazione a lungo raggio e alla versatilità nelle missioni.

Verso un futuro di sicurezza e legalità

Con 70 anni di esperienza nel Servizio Aereo e 250 anni di storia complessiva, la Guardia di Finanza si conferma come una forza poliedrica e tecnologicamente avanzata, impegnata nella tutela della legalità e della sicurezza economica del Paese. La continua evoluzione dei mezzi e delle strategie operative testimonia l’impegno della GdF nell’affrontare le sfide del presente e del futuro, garantendo un contributo fondamentale alla protezione del territorio e degli interessi nazionali.

Il 2024 non celebra solo il passato, ma guarda con determinazione al futuro, consolidando il ruolo della Guardia di Finanza come pilastro della legalità italiana.