C’è un aspetto poco noto cui viene fatto riferimento quando si parla di emissioni del trasporto aereo e impatto ambientale che ne scaturice. Tuttavia, quello delle scie di condensazione generate dagli aerei, è un aspetto meno noto ma altrettanto rilevante. Queste sottili formazioni di ghiaccio possono influenzare l’equilibrio termico terrestre e contribuire al riscaldamento globale. Per questo motivo, l’industria aeronautica e la comunità scientifica stanno studiando il fenomeno e sviluppando strategie di mitigazione.

Le scie di condensazione si formano quando il vapore acqueo rilasciato dai motori degli aerei incontra aria fredda e umida ad alta quota. Se le condizioni atmosferiche lo permettono, il vapore si condensa attorno alle particelle di fuliggine, creando cristalli di ghiaccio. Mentre alcune scie svaniscono rapidamente, causando un impatto ambientale trascurabile, altre possono persistere e diffondersi, dando origine a nubi simili ai cirri naturali.
I nuovi cirri formatisi dalle scie di condensazione, si espandono, generando una serie di effetti climatici contrastanti: mentre di giorno hanno anche un effetto positivo, poichè riflettono la radiazione solare, di notte hanno il solo effetto negativo di intrappolare il calore e contribuire all’effetto serra.

L’incertezza scientifica e le iniziative internazionali

Nonostante oltre 60 anni di studi, l’impatto complessivo delle scie di condensazione rimane incerto. La loro durata in atmosfera e gli effetti a lungo termine sul clima non sono ancora del tutto chiari. Per affrontare questa sfida, la International Air Transport Association (IATA) ha pubblicato un rapporto che sottolinea la necessità di una maggiore collaborazione tra scienza, tecnologia e politiche ambientali.

Strategie per ridurre l’impatto

Le compagnie aeree e i centri di ricerca stanno sperimentando diverse soluzioni per limitare la formazione di scie persistenti. Due strategie principali emergono:

  • Monitoraggio satellitare in volo: l’uso di immagini satellitari, osservazioni da terra e strumenti di bordo consente di rilevare le scie e valutare l’efficacia delle strategie di mitigazione.
  • Modifica delle rotte di volo: grazie ai dati meteorologici avanzati, è possibile evitare le aree più predisposte alla formazione di scie persistenti, modificando leggermente le rotte degli aerei.

Prospettive future

Secondo l’IATA, le misure di mitigazione dovrebbero seguire un piano progressivo, dal breve al lungo periodo, che dovrebbe  portare entro il 2030 alla riduzione delle emissioni di CO2, tra il 2030 e il 2040 alla standardizzazione della raccolta dati e miglioramento dei modelli previsionali e dal 2040 all’implementazione su larga scala di sistemi di monitoraggio e strategie di mitigazione che si basano su una serie di dati consolidati nel tempo

Conclusioni

Promuovere un settore areonautico più sostenibile è una sfida cruciale per l’aviazione che può e deve ridurre il proprio impatto sul clima; questo, sarà possibile solo grazie a un approccio scientifico e collaborativo.