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Idratazione in alta quota: consigli per chi viaggia in aereo

2025-01-07T12:34:59+01:00

Volare ad alta quota a bordo di un'areo è sempre un’esperienza straordinarie, ma poche persone considerano i rischi che comporta per il nostro corpo. Uno dei principali effetti collaterali dei viaggi aerei è la disidratazione, un fenomeno legato alle condizioni uniche che si verificano in cabina. Scopriamo insieme quali sono i rischi e le migliori strategie per prevenirla, così da affrontare ogni volo al meglio. Perché ci disidratiamo in volo? Durante un volo, l’umidità relativa all’interno della cabina è solitamente inferiore al 20%, un livello ben al di sotto di quello a cui siamo abituati sulla terraferma. Questo ambiente particolarmente secco favorisce una perdita costante di liquidi attraverso la respirazione e la sudorazione, spesso senza che ce ne rendiamo conto. La disidratazione può causare diversi fastidi, tra cui: Secchezza oculare: un problema frequente, soprattutto per chi indossa lenti a contatto. . Irritazione delle mucose: naso, bocca e gola possono seccarsi, provocando disagio e aumentando la vulnerabilità a infezioni. Stanchezza e irritabilità: la mancanza di idratazione contribuisce a sensazioni di malessere generale, rendendo il viaggio meno piacevole. In situazioni più estreme, la disidratazione può aumentare il rischio di Trombosi Venosa Profonda (TVP), una condizione legata anche all’immobilità prolungata. Sebbene rara in soggetti sani, è importante adottare alcune precauzioni per evitarla, come bere regolarmente, muoversi durante il volo e consultare un medico se si appartiene a categorie a rischio. https://youtu.be/fs7gVugfFSQ?si=xTlk_PB1OMGNKd2- Come mantenersi idratati durante un volo Per contrastare la disidratazione in volo, basta adottare alcune semplici strategie: Bere acqua frequentemente Anche se non sentite sete, assicuratevi di bere regolarmente acqua naturale durante il volo. Evitate invece bevande gassate, alcoliche o contenenti caffeina, che favoriscono la perdita di liquidi. Consumare alimenti ricchi di acqua Portate con voi snack [...]

Idratazione in alta quota: consigli per chi viaggia in aereo2025-01-07T12:34:59+01:00

Piloti, Astronauti e Microbiota: uno sguardo sull’impatto della vita aerospaziale sulla salute umana

2024-12-23T12:11:16+01:00

Il microbiota, un complesso ecosistema di microrganismi che abita il nostro corpo, svolge un ruolo fondamentale per il benessere e la salute. Tuttavia, le condizioni estreme associate a professioni come quella dei piloti e degli astronauti sollevano domande sull’equilibrio di questo delicato sistema. Una recente ricerca condotta dal Professor Minoretti insieme a un team di esperti, getta nuova luce sugli effetti del lavoro aerospaziale sul microbiota umano. Il ruolo fondamentale del microbiota Il microbiota è composto da miliardi di microrganismi distribuiti in varie aree del corpo, come intestino, pelle, bocca e naso. Questi microrganismi non solo supportano funzioni digestive e immunitarie, ma contribuiscono anche al mantenimento dell’omeostasi generale. Alterazioni significative di questo equilibrio – note come disbiosi – possono avere effetti negativi sulla salute, come disturbi gastrointestinali, riduzione delle difese immunitarie e sviluppo di patologie infiammatorie. L’impatto del lavoro aerospaziale sui piloti Per i piloti, l’esposizione prolungata a fattori come l’alta quota e la pressione atmosferica ridotta può influire sul ritmo circadiano e, di conseguenza, sulla composizione del microbiota intestinale. La ricerca ha evidenziato una diminuzione di batteri benefici, con possibili implicazioni sulla salute gastrointestinale e sulla capacità del sistema immunitario di rispondere agli agenti patogeni. Inoltre, il lavoro a turni e i frequenti cambi di fuso orario possono accentuare tali squilibri, rendendo i piloti più vulnerabili a infezioni e disturbi cronici. Astronauti e microbiota nello spazio Le condizioni nello spazio, come l’assenza di gravità e l’isolamento prolungato, amplificano ulteriormente gli effetti sulla salute del microbiota. La ricerca del Professor Minoretti ha messo in luce cambiamenti significativi non solo nel microbiota intestinale, ma anche in quello della pelle, della bocca e del naso. L’ambiente chiuso e condiviso della navicella spaziale facilita, inoltre, il trasferimento microbico [...]

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Gestire la non idoneità medica al volo: soluzioni e percorsi alternativi

2024-12-17T14:59:51+01:00

Per un pilota, la certificazione di volo rappresenta molto più di un semplice requisito tecnico: è il fondamento di una carriera e di una passione che si sviluppa a migliaia di metri di quota. Affrontare un esito negativo nella visita medica per la certificazione di pilotaggio e volo può essere scoraggiante. Tuttavia, come sottolinea il Professor Minoretti, Esaminatore Aeromedico Certificato EASA/ENAC, un risultato sfavorevole non segna necessariamente la fine del percorso professionale. Esistono infatti soluzioni mediche, procedure di ricorso e percorsi alternativi che consentono di rimanere operativi nel settore aeronautico. Vediamo quali sono le opzioni disponibili. Rivalutazione e consulenza medica specializzata Molte condizioni che determinano temporaneamente una non idoneità al volo, come diabete, ipertensione o disturbi psicologici, possono essere trattate efficacemente. Consultare un team medico specializzato in medicina aeronautica permette di effettuare una valutazione approfondita e di identificare percorsi terapeutici mirati. Questo approccio può consentire il recupero dell’idoneità e facilitare il ritorno alla cabina di pilotaggio. Procedure di ricorso: una seconda opportunità Un esito negativo non è sempre definitivo. Esiste la possibilità di presentare ricorso presso le autorità competenti, come EASA o ENAC. Fornendo documentazione aggiuntiva e nuovi accertamenti medici, è possibile richiedere una revisione della decisione. Avvalersi del supporto di professionisti esperti in questa procedura aumenta le probabilità di successo e offre una concreta seconda opportunità di certificazione. Percorsi di carriera alternativi nell’aviazione Qualora la cabina di pilotaggio non fosse più accessibile, l’esperienza accumulata nel settore aeronautico rimane un valore inestimabile. Ruoli come istruttore teorico di volo, controllore del traffico aereo, consulente aeromedico o manager operativo rappresentano valide alternative per continuare a contribuire al mondo dell’aviazione e mantenere viva la propria passione. In questo video, il Professor Minoretti illustra un caso reale in cui [...]

Gestire la non idoneità medica al volo: soluzioni e percorsi alternativi2024-12-17T14:59:51+01:00

La gestione dello stress dei piloti: un fattore chiave per la sicurezza dei voli

2024-12-09T14:02:25+01:00

Nel settore dell’aviazione civile, la gestione dello stress lavorativo è una delle principali sfide che influiscono sulla sicurezza dei voli. La responsabilità che grava sui piloti e le decisioni critiche che devono prendere quotidianamente rendono questa professione particolarmente delicata. Basta un errore minimo, magari dovuto alla stanchezza o a una gestione inefficace dello stress, per causare conseguenze di vasta portata. Uno studio recente, condotto dal Professor Piercarlo Minoretti e dal suo team, ha analizzato in profondità questa problematica, concentrandosi su due biomarcatori dello stress: il cortisolo e il DHEAS (deidroepiandrosterone solfato). La ricerca ha coinvolto 120 piloti di linea, valutando come le variabili del loro ambiente di lavoro influiscano sui livelli ormonali e, di conseguenza, sul loro benessere psicofisico. I fattori analizzati Lo studio ha preso in esame vari elementi della vita professionale dei piloti, tra cui: Ruolo ricoperto (comandante o primo ufficiale) Anni di esperienza Ore di volo totali e annuali Durata del riposo tra i voli Lunghezza delle rotte Tra questi fattori, è emerso un dato particolarmente significativo: la durata del riposo tra i voli ha un impatto diretto sui livelli di stress. In particolare, i piloti con meno di un’ora di riposo tra un volo e l’altro presentavano livelli di cortisolo più alti e livelli di DHEAS più bassi rispetto a coloro che disponevano di pause più lunghe. Questo fenomeno è stato riscontrato anche dopo aver escluso altri fattori potenzialmente influenti. Biomarcatori dello stress e sicurezza dei voli Il cortisolo e il DHEAS non sono semplici indicatori numerici: rappresentano la risposta biologica del corpo a situazioni di stress. Un aumento del cortisolo può compromettere la capacità di concentrazione, rallentare il processo decisionale e ridurre i tempi di reazione. Per un pilota, questi [...]

La gestione dello stress dei piloti: un fattore chiave per la sicurezza dei voli2024-12-09T14:02:25+01:00

La Guardia di Finanza celebra 250 anni di storia e 70 anni di Servizio Aereo

2024-11-27T12:53:01+01:00

Il 2024 è un anno di grande rilevanza per la Guardia di Finanza (GdF), che celebra due importanti anniversari: i 250 anni dalla fondazione del Corpo e i 70 anni del Servizio Aereo. Questi traguardi rappresentano non solo una testimonianza della lunga tradizione della GdF, ma anche un simbolo dell’innovazione e dell’evoluzione tecnologica che caratterizzano questa forza di polizia italiana. Le origini del Servizio Aereo Il viaggio del Servizio Aereo della Guardia di Finanza inizia negli anni ’50, quando i primi osservatori del Corpo salirono a bordo di velivoli Beech C-45 dell’Aeronautica Militare. Da questi esordi, la GdF ha intrapreso un percorso di autonomia operativa, acquisendo una flotta dedicata che comprendeva 48 elicotteri AB47, seguiti negli anni ’70 da 73 elicotteri NH-500, alcuni dei quali ancora in servizio. Con il passare degli anni, il Servizio Aereo ha continuato a modernizzarsi. Nel 1984, l’arrivo degli elicotteri A109-AII ha segnato una svolta, permettendo missioni notturne. Negli anni ’90, l’introduzione di 22 elicotteri AB-412 e di velivoli ad ala fissa come i Piaggio P.166 DL3, gli ATR 42 MP e i Piaggio P.180 ha ulteriormente rafforzato le capacità operative. Il Comando Operativo Aeronavale, il cuore strategico del servizio aereo Un elemento chiave del successo del Servizio Aereo è il Comando Operativo Aeronavale (COAN), situato a Pratica di Mare, nei pressi di Roma. Il COAN coordina le risorse aeronavali della Guardia di Finanza, svolgendo un ruolo cruciale nel contrasto ai traffici illeciti in alto mare. Sotto la guida del generale Minuto, il COAN utilizza una combinazione di sensori elettro-ottici, iperspettrali e termici, oltre a sistemi di comunicazione satellitare all’avanguardia, per garantire interventi rapidi ed efficaci. Le unità operative del COAN comprendono elicotteri come gli AW139, pattugliatori navali offshore e [...]

La Guardia di Finanza celebra 250 anni di storia e 70 anni di Servizio Aereo2024-11-27T12:53:01+01:00

Chi soffre di diabete può diventare pilota?

2024-11-22T09:37:08+01:00

Diventare pilota è un’ambizione che fa brillare gli occhi a tanti, ma per chi convive con il diabete mellito potrebbe sembrare un sogno irraggiungibile. In realtà,  grazie ai progressi della medicina e della tecnologia, questo sogno è sempre più a portata di mano! Proprio così, oggi anche chi è diabetico può puntare al brevetto di volo, a patto di avere la situazione sotto controllo. Il diabete, infatti, non è di per sé un ostacolo invalicabile. Il nodo cruciale sta nel gestire con precisione i livelli di glicemia: oscillazioni improvvise potrebbero compromettere la sicurezza in volo. Ma qui entrano in gioco le innovazioni che hanno rivoluzionato il modo di vivere questa condizione. Oggi, dispositivi come i sensori di monitoraggio glicemico in tempo reale consentono un controllo costante e preciso. Questi strumenti, combinati con terapie farmacologiche avanzate, riducono drasticamente il rischio di episodi critici, anche nelle situazioni più impegnative. Le autorità aeronautiche sono sempre più aperte a valutare candidati con diabete, purché dimostrino di gestire la propria condizione in modo efficace. Certo, potrebbero esserci alcune limitazioni, come certificazioni a durata ridotta o controlli medici più frequenti, ma il messaggio è chiaro: il diabete non preclude la possibilità di pilotare un aereo. In un mondo dove le barriere si fanno sempre più sottili, il cielo non è più riservato a pochi. Se hai il diabete e sogni di volare, sappi che oggi ci sono strumenti e soluzioni per farlo in sicurezza. Il tuo sogno non è un miraggio, ma un obiettivo raggiungibile con impegno e determinazione. Allaccia le cinture: il cielo ti aspetta! https://youtu.be/YSZ7z6aVRgs

Chi soffre di diabete può diventare pilota?2024-11-22T09:37:08+01:00

Come diventare Assistente di Volo: quali sono i requisiti necessari

2024-11-12T10:51:54+01:00

Diventare assistente di volo è un’aspirazione comune per chi ama viaggiare e scoprire nuovi luoghi, lavorando in un contesto internazionale e sempre in movimento. Tuttavia, questa professione esige un insieme di competenze specifiche, un’adeguata preparazione e il rispetto di alcuni requisiti essenziali. Se sogni di intraprendere questa carriera, ecco tutto ciò che devi sapere per avviarti al ruolo di assistente di volo. I requisiti essenziali per diventare Assistente di Volo Età, istruzione e condizioni di salute La maggior parte delle compagnie richiede un’età minima di 18 anni, anche se alcune preferiscono candidati con almeno 21 anni. Non esistono limiti di età superiori, ma è importante godere di una buona forma fisica. Inoltre, possedere un diploma di scuola superiore o equivalente è solitamente il requisito minimo richiesto. Conoscenza delle lingue Una buona padronanza dell’inglese è indispensabile, essendo la lingua internazionale dell’aviazione. La conoscenza di altre lingue è un vantaggio, soprattutto per chi lavora su rotte internazionali. Alcune compagnie possono richiedere specificamente una seconda lingua a seconda delle destinazioni coperte. Idoneità fisica e medica Gli assistenti di volo devono superare una visita medica per l’idoneità psico-fisica al volo, per assicurare che le condizioni di salute siano compatibili con le responsabilità della posizione. Il ruolo richiede resistenza fisica per lavorare in piedi per molte ore, adattamento a fusi orari diversi e capacità di gestire situazioni di emergenza. Alcuni requisiti fisici includono: Una buona capacità visiva e uditiva (l’uso di occhiali o lenti a contatto è generalmente accettato). Un’altezza che permetta di raggiungere i compartimenti di sicurezza. Assenza di condizioni mediche che possano ostacolare la capacità di gestione delle emergenze o del lavoro a bordo. Formazione e certificazioni Prima di iniziare a lavorare, i candidati devono completare un corso [...]

Come diventare Assistente di Volo: quali sono i requisiti necessari2024-11-12T10:51:54+01:00

Il Professor Minoretti entra a far parte dell’Editorial Board di Scientific Reports

2024-10-28T09:58:18+01:00

Il Professor Minoretti, stimato esperto nel campo della Medicina aeronautica e aerospaziale, ha recentemente ricevuto un prestigioso invito a entrare nell’Editorial Board di Scientific Reports, una delle principali riviste del gruppo Nature. Questo invito rappresenta un importante riconoscimento dei suoi contributi alla ricerca scientifica in ambito medico, un settore di rilevante interesse e sempre più fondamentale nello sviluppo delle missioni aerospaziali. Scientific Reports, fondata nel 2011, è una rivista open access che si propone di pubblicare ricerche originali di alta qualità scientifica, mantenendo gli stessi standard rigorosi dei suoi "fratelli" della Nature Portfolio. Il Professor Minoretti, entrando a far parte del team editoriale, avrà un ruolo chiave nel garantire che gli studi pubblicati rispettino i criteri scientifici ed etici di questa prestigiosa rivista. Questo importante riconoscimento non solo sottolinea l'importanza degli studi in Medicina aerospaziale, ma evidenzia anche il crescente impatto della ricerca italiana in questo ambito d’avanguardia. La partecipazione del Professor Minoretti a questo progetto contribuirà a valorizzare e promuovere ulteriormente l’innovazione scientifica a livello globale.

Il Professor Minoretti entra a far parte dell’Editorial Board di Scientific Reports2024-10-28T09:58:18+01:00

Sovrappeso, qualità del sonno e spessore intima-media nei piloti commerciali

2024-10-14T09:54:39+02:00

Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di interruzione anticipata della carriera per i piloti commerciali. La natura di questa professione richiede infatti una salute fisica impeccabile, con l’obbligo di sottoporsi a controlli medici rigorosi e periodici. Tuttavia, fattori come il sovrappeso e una scarsa qualità del sonno possono aumentare il rischio di sviluppare condizioni che compromettono la carriera dei piloti, come l'aterosclerosi subclinica. Alla luce di questi elementi, uno studio recente, condotto dal Dott. Minoretti e da un team di ricercatori, ha voluto approfondire il legame tra il sovrappeso, la qualità del sonno e l’aumento dello spessore intima-media (IMT) delle arterie carotidi, indicatore chiave di aterosclerosi subclinica. Lo studio ha coinvolto un campione di piloti di linea maschili, concentrandosi su come questi fattori possano influenzare la loro salute cardiovascolare. Lo studio: metodologia e gruppi analizzati Il campione esaminato era composto da 140 piloti commerciali, tutti uomini, suddivisi in quattro gruppi basati sull'indice di massa corporea (BMI) e sulla qualità del sonno, misurata tramite il Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI). I gruppi erano così definiti: OW-PS: Piloti sovrappeso con scarsa qualità del sonno OW-GS: Piloti sovrappeso con buona qualità del sonno NW-PS: Piloti normopeso con scarsa qualità del sonno NW-GS: Piloti normopeso con buona qualità del sonno L’obiettivo principale dello studio era misurare lo spessore intima-media (IMT) delle arterie carotidi comuni e del bulbo carotideo, per ottenere un valore composito di IMT (IMTcom). Oltre all’IMT, sono stati valutati i fattori di rischio cardiovascolare comuni, come età, frequenza cardiaca e livelli di colesterolo. I risultati: il sovrappeso e la scarsa qualità del sonno influiscono sulla salute cardiovascolare Dai risultati emerge che il 43,6% dei piloti partecipanti era sovrappeso e il 32,9% soffriva di scarsa qualità [...]

Sovrappeso, qualità del sonno e spessore intima-media nei piloti commerciali2024-10-14T09:54:39+02:00

Mal di orecchie in aereo: cosa fare e come affrontarlo?

2024-10-07T10:35:44+02:00

Ti è mai capitato di sentire un fastidioso dolore alle orecchie durante un volo? Non sei solo! Il mal di orecchie in aereo è un disagio comune, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio, quando i cambiamenti nella pressione atmosferica possono rendere il viaggio meno piacevole. Ma niente panico: con qualche piccolo accorgimento, puoi ridurre questo fastidio e viaggiare in tutta tranquillità. Perché si avverte dolore alle orecchie durante un volo? Il colpevole del mal di orecchie in volo è la pressione atmosferica. Quando l’aereo cambia altitudine rapidamente, come durante il decollo o l’atterraggio, la pressione nell’orecchio interno può non riuscire a bilanciarsi con quella esterna. Questo squilibrio si verifica perché la tromba di Eustachio, il canale che collega l’orecchio medio alla gola, potrebbe non aprirsi correttamente. Il risultato? Pressione accumulata e una sensazione di pienezza, accompagnata spesso da dolore. Come alleviare il mal di orecchie durante il volo Fortunatamente, ci sono diversi modi per ridurre o evitare il mal di orecchie in aereo. Ecco alcuni consigli utili: Sbadigliare o deglutire frequentemente Durante il decollo e l'atterraggio, cerca di sbadigliare o deglutire spesso. Questi gesti semplici aiutano ad aprire la tromba di Eustachio, permettendo alla pressione di equilibrarsi tra l'orecchio interno ed esterno. Masticare una gomma o succhiare una caramella Masticare o succhiare qualcosa stimola la deglutizione, che facilita l’apertura della tromba di Eustachio. È un trucco semplice, ma molto efficace! Il metodo di Valsalva Se il fastidio persiste, puoi provare la tecnica di Valsalva. Chiudi la bocca, stringi le narici con le dita e soffia delicatamente come se volessi espirare. Questo esercizio aiuta a liberare la pressione accumulata nell'orecchio medio. Utilizzare tappi per le orecchie Esistono tappi specifici per il volo che regolano gradualmente [...]

Mal di orecchie in aereo: cosa fare e come affrontarlo?2024-10-07T10:35:44+02:00
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